Quando ho scoperto la tecnica del vetro soffiato e sono andata in Scozia per impararla, ho iniziato ad usare il cristallo che è tanto bello perchè molto brillante e trasparente e morbido da lavorare sia a caldo che a freddo ma ci dicevano essere tossico perchè contiene piombo.
Quando, tornata in Italia, nel 2000, ho iniziato a pensare di aprire un mio studio mi è sembrato assurdo dover comprare il vetro, magari un vetro pulito e brillante come il cristallo più adatto alla lavorazione artigianale ma tossico per l’essere umano e l’ambiente.
Ho iniziato a fare delle ricerche e tutti i vetrai (uomini) mi dicevano che non era possibile usare il vetro di bottiglie, che era troppo duro, che bisognava aggiungere materia prima. Ma io ero testarda, mi dicevo che se il vetro si scioglie, un modo per poterlo rilavorare ci deve essere! mi sembrava così logico e lineare che ho continuato a crederci. Falorni da cui ho comprato la fornace e Derek il mio maestro scozzese e Massimiliano del Co.Re.Ve mi hanno incoraggiata e sostenuta e così ho cominciato quest’avventura.
Adesso, dopo 17 anni che lavoro il vetro riciclato in fornace, posso dire di aver trovato tante tecniche per rilavorarlo che ho dovuto inventare perchè è sicuramente più duro e si raffredda più velocemente del vetro di murano ma si può certamente usare per creare tanti oggetti belli e funzionali come quelli che vedete in queste pagine.
All’inizio di quest’avventura, quando facevo i mercati, la gente mi diceva che se era riciclato doveva costare meno ed io ero molto imbarazzata, perchè ero giovane ed inesperta. Adesso posso dire che il vetro riciclato lavorato in fornace dovrebbe costare forse di più di quello artistico perchè richiede più lavoro sia nel reperimento che nella preparazione del vetro, più velocità e abilità nella lavorazione e quindi tanti anni di sperimentazione autodidatta, inoltre necessita di una temperatura di lavorazione leggermente più alta. Ma sicuramente costa meno all’ambiente perchè si utilizza una temperatura minore durante la fusione cioè la trasformazione delle materie prime in vetro e in questo processo non si disperdono fumi nell’ambiente perchè il vetro viene solo riscaldato avendo già vetrificato, e in più si smaltisce tanto materiale che altrimenti finirebbe in discarica o nella raccolta differenziata italiana che ancora non garantisce un riutilizzo adeguato dei materiali raccolti. Il vetro andrebbe raccolto diviso non solo dagli altri materiali ma anche per colore per poter essere riciclato al 100%.
Come facciamo noi che otteniamo vetro trasparente, verde, marrone o blu separandolo per colore